UN VIAGGIO NEL FANTASY: “IL CAMMINO DELLA LUCE”

DI MASSIMO MEREU, VIOLA EDITORE

di Gianni Maritati

Un misterioso viaggio iniziatico, una difficile missione da compiere, grandi pericoli e minacce da affrontare e superare come prova di valore, di orgoglio e di coraggio: Massimo Mereu dimostra di saper maneggiare ad arte gli elementi essenziali del genere fantasy nel suo nuovo romanzo, intitolato “Il cammino della luce” e pubblicato da Viola Editrice. E’ il secondo momento editoriale di una bella trilogia avviata da “La luce di Aelnath”, che ha già avuto modo di essere molto apprezzata da tantissimi lettori e soprattutto dagli appassionati del genere.

Preceduto dalla mappa della leggendaria terra di Panthòr e accompagnato da altre suggestive illustrazioni, l’autore continua qui a raccontare con plastico realismo magico le contrastate ma appassionanti vicende di Asgorg, il giovane elfo che, immergendosi nel suo passato e nelle sue radici, nella sua stessa identità più profonda, aspira a diventare Cavaliere della Luce (un’opportuna sinossi del primo libro ci introduce in questa atmosfera spirituale e fiabesca).

Durante il suo lungo e tortuoso viaggio, Asgorg potrà sperimentare con gioia la forza incredibile dell’amicizia, la bellezza di avere attorno persone che ti vogliono bene e che ti difendono da qualsiasi pericolo in un mondo popolato anche da esseri umani, orchi, valchirie, draghi, mostri di qualunque genere. Quello suo e dei suoi amici è un viaggio soprattutto dell’anima, guidato da quella luce interiore che fa la differenza fra esistenza e vita, sogno e realtà. Un destino attende il giovane Asgorg: lo scontro con Larimar, il dio caduto…

Lo stile del romanzo di Massimo Mereu è molto coinvolgente e immaginifico, le descrizioni complete ed emozionanti, il ritmo teso e sempre intessuto di colpi di scena e sorprese inaspettate. Insomma, un lavoro letterario che ha tutte le caratteristiche giuste per diventare un film ricco di effetti speciali, valori e passioni.

MARCO DE FRANCHI, “IL MAESTRO DEI SOGNI”, LONGANESI 2024

Esistono incubi travestiti da sogni. E qualcuno li sta trasformando in realtà. Qualcuno che deve essere fermato prima che uccida di nuovo. Valentina Medici, giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, sta per lasciare tutto. L’ultima indagine che ha diretto l’ha ferita, nel corpo e nell’anima, in modo irrimediabile. Ma proprio quando sta per riconsegnare il distintivo, l’Europol la contatta per offrirle un incarico internazionale: dare la caccia alla donna che le ha rovinato la vita e fermare una pericolosa rete di criminali. Valentina accetta e si trova presto a sprofondare in un gorgo oscuro di violenza e follia. Un assassino seriale è all’opera e i suoi omicidi sono tanto efferati quanto spettacolari. Le vittime non sembrano avere niente in comune. Eppure in qualche modo tutto gravita attorno alla mente. Nel tentativo di andare a fondo dell’indagine e, allo stesso tempo, di riemergere dai propri incubi, Valentina sarà costretta a riallacciare legami che sperava sepolti nel suo passato. Per affrontare i demoni che operano nel mondo, Valentina dovrà sconfiggere i propri demoni interiori. E pagare un prezzo altissimo.

FRANCESCA MAUTINO, “QUALCUNO CHE CONOSCEVO”, LONGANESI 2024

«La prospettiva che potesse essere tutto vero, che stessi davvero aiutando Marco nelle indagini sul caso di una ragazza scomparsa, per un attimo mi ha fatta sentire viva come non mi sentivo da tanto tempo.»

Se la sorte ti ha riservato un parto trigemellare, meglio prenderla con umorismo. Forse è per questo che Valentina Bronti, trentenne, torinese, una carriera messa tra parentesi, ha scelto per le sue tre bambine i nomi di Emilia, Carlotta e Anna, come le celebri sorelle Brontë. Conservare alto l’umore non è così facile per Valentina, una vita incastrata tra illusori tutorial sulle pulizie domestiche e una relazione fallimentare con Marco, il padre delle bimbe che si è ritirato a dormire nello sgabuzzino. Finché un giorno viene convocata all’asilo perché le tre piccole pesti hanno tentato la fuga trascinando con sé una compagna. Davanti alla direttrice, c’è un’altra mamma: Chiara Barberis. Altezzosa e severa, Chiara lascia in Valentina una strana impressione. Un’impressione confermata dalla scoperta che si tratta proprio di «quella» Chiara Barberis: la sorella di Elisa, la ragazza scomparsa inspiegabilmente dieci anni prima, quasi inghiottita dal buio di una Torino che da sempre ha fatto del mistero il suo secondo volto. È così che Valentina si ritrova in una storia piena di ombre e bugie. Con un entusiasmo e una sagacia sorprendenti, prima di tutto per lei, si tuffa nelle strade, nei palazzi signorili, negli atenei della città, improbabile ma tenace investigatrice. Ciò che Valentina scoprirà di Elisa, di Torino e soprattutto di sé stessa è la materia spumeggiante di questo romanzo, capace di tratteggiare un personaggio attualissimo in cui convivono senso di inadeguatezza, acume e un’ostinata vitalità.

LA MANO DEL DIAVOLO” DI ROBERT BRYNDZA, NEWTON COMPTON 2024

Dall’autore del bestseller “La donna di ghiaccio”

Mentre è in ospedale dopo essere quasi annegata, l’investigatrice privata Kate Marshall stringe amicizia con Jean, un’anziana signora ricoverata nel suo stesso reparto. Durante la degenza, Jean le racconta che undici anni prima il suo nipotino Charlie è scomparso mentre era in vacanza in campeggio. Una volta dimessa, Kate decide di indagare sul caso e aiutare la sua nuova amica a scoprire finalmente la verità. Insieme al fidato Tristan, comincia a ripercorrere gli eventi che hanno preceduto la notte della scomparsa di Charlie, ma più guarda da vicino, più si rende conto che Jean non le ha raccontato tutto: nel suo passato c’è un segreto, qualcosa che potrebbe aver messo in pericolo il nipote. Che cosa è successo davvero a Charlie? È stato rapito? O forse è scivolato nel Devil’s Way, il sinistro e impetuoso fiume che scorre vicino al luogo della sparizione? Solo una cosa sembra certa: la risposta giace sepolta nel passato della famiglia del piccolo…


Una nuova indagine di Kate Marshall. Un bambino scomparso molti anni prima, un ginepraio di segreti e un fiume dal nome evocativo che sembra portare via con sé un’oscura verità

IL LIBRO DELLA SETTIMANA

 

APPELLO PER LA SEDE

L’Associazione culturale no-profit Clemente Riva di Ostia sta cercando una SEDE per continuare le proprie attività educative e sociali e per conservare adeguatamente il suo patrimonio librario. Se avete qualche proposta (comodato d’uso o affitto ragionevole) oppure se volete comunque sostenerci, ecco i nostri riferimenti:

ASSOCIAZIONE CULTURALE CLEMENTE RIVA:

Codice Iban: IT 10 N 08327 03231 000000006461

assclementeriva@gmail.com; 3273590986

 

PRISMA. Di Gianni Maritati. Con Ruggero Pianigiani

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